Il dono dell'acqua


Le tradizioni spirituali che hanno preceduto o iniziato le attuali strutture religiose insegnavano all’essere umano che è possibile ritrovare lo stato di armonia. Inoltre, secondo i loro insegnamenti, quello stato era naturale.

Ritrovare l’armonia significa abbandonare l’idea di sé e permettere alla verità di emergere. Essa non va costruita né cercata ma semplicemente lasciata fiorire.

Così come un albero ben radicato cresce verso il cielo azzurro appoggiato alla fiducia dell’eterno, anche la pratica spirituale richiede una particolare attenzione al corpo e alla materia perché ognuno di noi possa elevarsi verso il cielo.


Il corpo è la porta verso questa realizzazione che è spontanea e naturale. Impariamo, durante questo viaggio, a lasciar espandere la consapevolezza e vedere la paura sciogliersi come ghiaccio al sole.

In acqua è tutto più semplice, questo prezioso elemento trattiene le memorie di sofferenza accumulate nei secoli dalla nostra razza e le rigenera lasciando andare il passato impresso su di esse.

L’essere umano vive in uno stato di “contrazione” e “congelamento” dell’energia vitale come sorta di scudo protettivo verso un mondo che nei primi anni di vita pareva avverso e violento. Questa abitudine può essere lasciata andare e sostituita con la fiducia nel potere della vita che si rivela non appena impariamo a dire di SI all'esistenza.


L’acqua scioglie le tensioni nervose, rilassa il sistema nervoso e lava via il mal di vivere.

Le memorie della nostra attuale vita in particolare quelle della nascita che nella maggior parte degli esseri umani contengono il trauma dell’incarnazione, possono lasciare il posto alla gioia che la vita sulla terra può offrire. La mente diviene limpida e rilassata, il cuore si apre alla vita ritrovando la felicità e la gratitudine di essere coscienti e partecipi dell’esistenza.


Questo prezioso elemento lo troviamo in tutte le tradizioni come rituale di passaggio da uno stato di consapevolezza ad un altro. Negli ultimi secoli, come un po' per tutto ciò che riguarda la spiritualità, è diventata un simbolo o una idea mentale. Ai giorni nostri è anche un business da spremere ma in questo caso non si possono raccogliere altro che illusioni e una separazione sempre maggiore dalla realtà spirituale.


La libertà che un percorso offre a coloro che si approcciano umilmente e con ardore è un qualcosa che fortunatamente non può essere spiegato o venduto. È una rivelazione che accade a coloro che scelgono di dire SI alla vita.


Per ritrovare questa armonia occorre lasciare andare la paura, i condizionamenti mentali, l’idea di sé. Da un punto di vista fisico permettiamo all’energia densa e contratta di ritornare a fluire libera e armoniosa.


IL NON FARE

LA PRATICA

Ritrovare lo stato di presenza e imparare a vivere in maniera autentica richiede di invertire l'abitudine culturale di usare la creatività, l'intelligenza e la forza vitale per creare sofferenza. Questo nutre una idea di noi che si separa sempre più dall'essere primordiale, da ciò che siamo davvero. La dove emerge il desiderio di essere finalmente liberi e spontanei occorre imparare a coltivare abitudini mentali e fisiche sane lontane dai luoghi comuni culturali e dai condizionamenti che tendono a chiudere e imbrigliare l'essere umano piuttosto che renderlo libero e sereno.

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